Fonte Gaia è forse la fonte più famosa di Siena anche per la posizione in quella Piazza del Campo da sempre al centro della vita di Siena. Essa rappresenta il sogno dei senesi di avere l’acqua “in casa”. Per la sua alimentazione sono stati scavati km di “bottini”, senza badare a spese, utilizzando operai altamente specializzati. Non solo, dato che l’acqua che arrivava alla fonte era abbondante, utilizzando delle diramazioni o lo stesso trabocco della fonte, sono state alimentate almeno altre 11 tra fonti e fontini e, successivamente, anche molti pozzi privati nei palazzi signorili (dietro il pagamento dell’utenza) che si trovavano in prossimità del percorso del bottino Maestro.
L’acqua giunge in piazza del Campo nel 1343 e, come descritto dalle parole del cronista Agnolo del Tura, fu accolta da un grande giubilo e partecipazione (secondo alcuni il nome Gaia deriva proprio da questo episodio) anche se ancora la fonte era poco più di una vasca. Solo nel 1419 compare la fonte scolpita da Jacopo della Quercia. La fonte odierna è in realtà una copia (quasi fedele) scolpita da Tito Sarrocchi e inaugurata il 24 Gennaio 1869. Rispetto all’originale, che versava in pessime condizioni anche a causa del marmo della Montagnola Senese che era stato usato, mancano le due statue Rea Silvia e Acca Laurentia che non furono completate per mancanza di fondi. La fonte di Jacopo fu smontata e inizialmente posta nella loggia dei 9, nel Palazzo Pubblico. Nel 1989 fu restaurata e posta nei locali del Santa Maria della Scala che era stato trasformato in museo e dove attualmente si trova.
La fonte del Sarrocchi in realtà non si trova nella posizione originale ma è stata spostata al centro della piazza per renderla più simmetrica. Anche questa fonte è stata restaurata a Febbraio 2024.