Siena sorge su colline e non ha corsi d’acqua vicini; nonostante ciò nel medioevo era una fiorente e popolosa città che ha rivaleggiato con la vicina Firenze per il predominio sulla Toscana sia a livello militare ma, soprattutto, a livello economico. Le botteghe artigiane, l’antico ospedale e la popolazione avevano bisogno di acqua che non era presente in superficie. Per questo furono scavati cunicoli sotterranei, i cosidetti BOTTINI che avevano lo scopo di intercettare l’acqua di percolamento e condurla alle varie FONTI e ad alcune utenze private. Questa rete ha funzionato fino ai primi anni del XX secolo quando fu costruito l’ ACQUEDOTTO DEL VIVO che dalle sorgenti del Monte Amiata portò l’acqua fino in città.
Presente già in documenti del 1090, ma probabilmente più antico, è l’Ospedale di Santa Maria della Scala, oggi trasformato in un grande museo. All’interno di questo museo sono stati istituiti I PERCORSI DELL’ACQUA DEL SANTA MARIA DELLA SCALA, comprendenti pozzi e fonti che erano a servizio dell’antico ospedale.
Pian del Lago, distante pochi chilometri dal centro della città, ospita IL CANALE DEL GRANDUCA, un tunnel che nel 1700 ha permesso di bonificare una zona paludosa e malsana.