E’ chiamata anche fonte di Samoreci o Fonte del Ponte di Romana (si narra che esistesse in questo punto un ponte levatoio per l’accesso alle mura antiche) ed è alimentata dal trabocco della Fonte Gaia. Si trova lungo il percorso della Francigena, fuori della vecchia Porta di S. Maurizio. Una prima citazione è del 1293 quando il governo senese pagò un fabbro, tale Tura di Maffeo, per aver scavato una cisterna nei pressi della Porta di S. Maurizio. Nel 1351 la Biccherna pagò a maestro Donato per manodopera e materiali impiegati nella fonte a S. Maurizio e nel 1363 e nel 1376 sono documentate spese per il rifacimento e la manutenzione. Dai documenti si conosce che nel 1474, come molte fonti senesi, aveva un sistema “a scalette” che era facilitato dall’andamento del terreno. In alto la vasca per gli usi alimentari, poi la vasca per gli animali e più in basso il lavatoio. Sotto il governo granducale di Ferdinando I, nel 1588, la fonte venne restaurata e dotata di una scultura oggi non più esistente, un putto su di un delfino dal quale scaturiva acqua, una scultura opera dell’artista senese Dionisio Mazzuoli. Rimane lo stemma mediceo a ricordo dell’intervento. A valle della vasca si possono ancora vedere le tracce delle due vasche per l’abbeveratoio degli animali e per il lavatoio. E’ stata recentemente restaurata.